[Approfondimento]

Psicoanalisi e terapie d'ispirazione psicoanalitica

La psicanalisi e le terapie d'ispirazione psicoanalitica rappresentano un corposo e importante gruppo di psicoterapie di natura interpretativo-ricostruttiva del disturbo psicologico. Oltre alla psicanalisi di Freud, alla psicologia individuale di Adler o alla psicologia analitica di Jung, più note, molte altre sono le teorie elaborate da psicoanalisti come F. Alexander, K. Horney, Melanie Klein, O. Rank (o terapia della volontà), W. Reich (o analisi del carattere), W. Stekel (o analisi attiva), E. Glover, ecc.

Nella maggior parte dei casi menzionati, il processo terapeutico parte dall'interazione discorsiva cosciente, ma fondamentalmente investe la sfera inconscia (e in minor misura quella sociale), rintracciando in essa i nodi conflittuali responsabili delle manifestazioni patologiche. Il paziente ristruttura quindi la propria personalità attraverso l'integrazione nella coscienza di elementi precedentemente inconsci.
La triade psicoanalitica fondamentale comprende: (a) il terapeuta, (b) il paziente-oggetto d'indagine (l'inconscio del paziente è inaccessibile senza la mediazione del terapeuta) e (c) il paziente-soggetto consapevole.

Tre sono state essenzialmente le critiche rivolte alla psicanalisi classica: la lunghezza del trattamento, il disinteresse per la patologia infantile e l'inapplicabilità agli stati psicotici. In tutti e tre i casi, spesso a partire già dal tempo di Freud, sono nate forme mirate di terapia psicoanalitica per far fronte ai diversi inconvenienti.[1]

Psicanalisi breve
La lunghezza del trattamento è difficilmente conciliabile con le aspettative e le possibilità economiche del paziente medio e per ovviare alla cosa sono sorte psicoterapie individuali brevi, da un lato, e psicoterapie di gruppo, dall'altro.
Le prime (fra cui si ricordano quella di S. Ferenczi, la psicoterapia focale di M. Balint, ecc.) sono consigliate nel trattamento delle nevrosi in fase iniziale, o per disturbi comportamentali relativi a situazioni contingenti, passeggere. Si ritiene che gli effetti terapeutici ottenuti in breve tempo, infatti, siano spesso reversibili. Le seconde sono state sviluppate durante la seconda guerra mondiale (soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti), per affrontare il trattamento di nevrosi del personale militare, e sono successivamente entrate nell'uso comune. Di derivazione analitica, esse prevedono il trattamento di molti pazienti contemporaneamente, sulla base di categorie freudiane (come la terapia di S. R. Slavson) oppure adleriane.

Psicanalisi infantile
Varie forme di terapia infantile d'ispirazione freudiana sono state elaborate, tra cui soprattutto si ricorda la "terapia del gioco" di Melanie Klein. In condizioni controllate, si lascia che il bambino giochi con gli oggetti più vari alla presenza del terapeuta, che analizza le scelte e le modalità ludiche. Varie tipologie d'analisi di disegni e di altre espressioni personali, inoltre, sono state messe a punto per l'infanzia.
(Al mondo dell'infanzia si sono dedicati anche discepoli della Klein, tra cui S. Isaac, D. W. Winnicott, W. R. Bion, ecc.)

Psicanalisi degli stati psicotici
Nelle strategie psicoanalitiche per il trattamento delle psicosi (tra cui si ricordano quelle di F. Dolto, M. Mannoni, S. Lebovici, S. Nacht, M. A. Séchehaye, ecc.) il terapeuta si prova nell'interpretazione diretta di parole, condotte e produzioni di ogni tipo dello stato psicotico, cercando di penetrare nel mondo del paziente fino a condividerne la condizione di irrealtà o altro.

 

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Links utili:

I.P.A. – International Psycho-Analitical Association
Sito della Società psicoanalitica internazionale, nata nel 1910. Due anni prima, a Salisburgo, s'era tenuto il primo congresso internazionale di psicanalisi.

S.P.I. – Società Psicoanalitica Italiana
La società rappresenta in Italia la Società Internazionale di Psicanalisi. Fu fondata nel 1932 da E. Weiss, C. Musatti, N. Perotti, E. Servadio e G. Tomasi di Lampedusa. Osteggiata dalla Chiesa cattolica e soppressa durante il ventennio fascista, è rinata nel dopoguerra e conta attualmente numerosi iscritti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Pubblica la «Rivista di Psicoanalisi».

 

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Note

[1] A livello generale, sull'argomento cfr. ad esempio: S. Mahraba, "Psicoanalisi", in Enciclopedia della Filosofia, Garzanti, Milano 1981, 1993, pp. 910-912; S. Montefoschi, "Psicologia analitica", in ivi, pp. 917-919; S. Mahraba, "Psicoterapia", in ivi, pp. 932-933.

 


 

A. Volpone © Sezione Pratiche Filosofiche di www.FILOSOfare.org - Luglio 2005     [ PsiANALYSIS, pagina di 1 di 1]