DIALOGHI FILOSOFICI ALL’ASILO

Scuola per l’Infanzia di Scampia (NA)

Bambini di 4-5 anni

Argomento della discussione: Si può parlare con una bambola?

Alessandro: La bambola non muoveva la bocca...

Insegnante: E come mai Manù la sentiva?

Alessandro: La sentiva nel cervello.

Insegnante: Ma dove sta il cervello?

Giuseppe: Si può sentire col cervello anche senza le orecchie.

Insegnante: Potete fare un esempio?

Alessandro: Io lo so. Manù sentiva con la sua voce ma la bambola non parlava. Pensava solo. E poi ha capito che stava parlando.

Marco: No... Manù le dava da bere ma la bambola non parlava bene...

Insegnante: Perché?

Ilaria: Perché le uscivano le bollicine... Era allergica.

Insegnante: Una bambola è vera?

Giuseppe: No!

Marco: È solo un giocattolo.

Insegnante: Come facciamo a dire che una cosa è vera o non è vera? Il banco è vero?

Agostino: È vero.

Insegnante: Perché?

Ilaria: Perché ci mettiamo le cose sopra.

Nino: Il bamco non si può rompere.

Giuseppe: Il banco si può toccare.

Insegnante: Ma anche la bambola si può toccare...

Alessandro: La bambola è vera, però non parla.

Giuseppe: No, non è vera perché non parla.

Ilaria: Ma Manù parlava con la voce nella testa.

Alessandro: Manù sentiva la voce nel cervello.

Insegnante: Facciamo l’esempio di una cosa vera. Io sono vera?

Tutti:

Insegnante: Perché?

Marco: Perché siamo esseri umani.

Insegnante: Uhmm... e una penna è vera?

Tutti: Sì.

Insegnante: Perché è un essere umano?

Marco: No... scrive solo. È vera perché scrive ma non è umana.

Ilaria: Ma la penna giocattolo è finta.

Insegnante: E che differenza c’è?

Marco: La penna giocattolo non scrive... La penna vera sì.

Insegnante: Allora, prendiamo gli occhiali. Non scrivono. Sono veri?

Tutti: Sì.

Ilaria: Servono a leggere.

Alessandro: Una cosa è vera quando non è un giocattolo. Io avevo un robot... parlava.

Insegnante: Ed era vero il tuo robot?

Alessandro: No, non lo so... non sono sicuro che non era vero.

Marco: Ma quello parlava... ma c’erano le pile.

Ilaria: È vero... però è un giocattolo.

Alessandro: Poi ho una macchina che cammina.

Insegnante: È vera?

Alessandro: Sì.

Insegnante: È vera come la macchina di tuo padre?

Alessandro: Sì, però è un giocattolo.

Insegnante: Allora ci sono tanti modi di dire che una cosa è vera?

Fabiana: Una cosa non è proprio vera quando è vuota.

Insegnante: Ma il bicchiere è vuoto, allora non è proprio vero?

Fabiana: Non è vero. È di plastica.

Insegnante: Quindi, non è vero?

Ilaria: Sì, è vero.

Alessandro: Una bambola non è vera, è solo un giocattolo e la testa è vuota. Ha solo braccia, gambe, testa.

Marco: Una bambola è finta.

Insegnante: Allora una cosa non è vera quando è finta?

Ilaria: Una bambola che parla è vera, però ci sono le pile.

Fabiana: Io avevo una bambola col microfono, muoveva la bocca...

Insegnante: Allora era vera?

Fabiana: No... sì...

Insegnante: Qual è la differenza tra la bambola e i bambini ?

Ilaria: La bambola è fatta di gomma e plastica, il bambino di perlle e di sangue.

Agostino: Le bambole non sono vere.

Insegnante: Quali sono le cose che ci fanno capire se sono vere o no?

Ilaria: Dobbiamo pensare... per pensare noi dobbiamo stare fermi.

Insegnante: Una cosa è vera quando...

Alessandro: Una cosa è vera e non è vera.

Ilaria: Una cosa è vera e un’altra non è vera.

 

 


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