[Approfondimento]
Counseling esistenziale o logoterapia frankliana
Victor Frankl definisce "logoterapia" il suo counseling psicoterapeutico, poiché eminentemente "dialogico". L'impostazione teorica contempla una specifica centralità del sistema "valori-significati-scopi" (Nous) del cliente e l'approccio adoperato prevede un modello (vedi schema a fianco) che permette di identificare i campi in cui è richiesto, alternativamente, un intervento di tipo medico-psichiatrico, psicoterapeutico oppure logoterapeutico. Nel primo caso l'eziologia del disturbo è somatica (Soma), nel secondo caso psicologica (Psiche), nel terzo caso noematica (Nous). Si dà per scontato, generalmente, che problemi somatici possano produrre effetti a livello di Psiche (patologie di vario genere), o di Nous (assenza di significato, problema esistenziale, ecc.); e quelli psicologici, a loro volta, si ripercuotono su Soma (malattia psicosomatica) e Nous (idem a precedente). Non è detto, tuttavia, che anche un problema noematico non possa avere conseguenze sul Soma o sulla Psiche del cliente. Per Frankl, tutte le diverse combinazioni di causa-effetto illustrate nella figura sono da considerarsi possibili; e, alle volte, il consulente esistenziale (o logoterapeuta) può essere determinante, nell'analisi e nella cura di un disturbo, tanto quanto un medico-psichiatra o uno psicoterapeuta.
A. Volpone © Sezione Pratiche Filosofiche di www.FILOSOfare.org - Luglio 2005 [ FRANKL, pagina di 1 di 1]